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Siete appassionati di motori? Amanti delle due ruote? Allora non potete assolutamente perdere una visita al Museo della Moto di Carbonera. In un capannone a pochi passi dalla zona industriale, in Via Quintavalle, Livio Andreuzza ha costruito negli anni un'incredibile collezione di moto e scooter di tutte le epoche. Il museo, inaugurato nel giugno 2004 come coronamento di una passione di lunga durata, conta oggi ben 200 modelli, molti dei quali molto rari."L'ultimo arrivo è il pezzo di maggior pregio, una Laverda FSC da corsa che sono riuscito ad avere soltanto grazie alla mia amicizia personale con il corridore Augusto Brettoni, anche se per averla ho dovuto aspettare quindici anni». Gilera, Guzzi, Ape, Vespe di ogni genere, non manca proprio nulla alla collezione di Livio che, però, confessa: «Le moto più belle ce le ho tutte, ma quelle che amo di più sono le Benelli degli anni'20 e'30, ne ho sei molto rare e so che la gente farebbe carte false per averle». Tutte le moto esposte sono perfettamente funzionanti, ricostruite con una fedeltà degna dei migliori collezionisti. Accanto al salone dell'esposizione, infatti, è allestito il «reparto di lunga degenza», in cui stazionano vecchissimi modelli in attesa di restauro. La passione di Livio per i motori è condivisa da tutti i membri della famiglia, che negli anni hanno sempre sostenuto il progetto del Museo. «Quando ci siamo conosciuti, nel 1958, mia moglie ha confessato di essersi innamorata soprattutto delle mie moto. All'epoca avevo una Morini Settebello e una Vespa CS. Per il matrimonio le ho regalato una moto da corsa». Anche i tre figli di Livio da sempre condividono la passione dei genitori. Il figlio Roberto, in particolare, a tempo perso prepara moto speciali, che hanno ricevuto unanimi riconoscimenti nelle esposizioni internazionali, in particolare al Padova Moto Expo, dove da varie edizioni cattura l'interesse della stampa e dei visitatori. Oltre alla passione per le due ruote, la famiglia Andreuzza è unita anche dall'amore per il camper, su cui ha percorso migliaia di kilometri in tutta Europa, fino a raggiungere la Russia. Livio oggi è anche membro del Consiglio direttivo dell' «Associazione Camperisti della Marca trevigiana», per la quale organizza numerosi eventi nel suo Motoristoro, un salone rustico magnificamente equipaggiato per feste e serate a tema, nel quale vengono allestite divertenti occasioni di incontro e ritrovo. Per visitare il museo è possibile contattare Livio al numero 347/5000798 o consultando il sito www.museodellamototreviso.it. |
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